Classe 1987, di Povolaro, un passato nel calcio a 11, una grinta infinita e 12 gol segnati lo scorso anno. Stiamo parlando di capitan Chiara Cerato, giunta alla sua settima stagione tra le fila biancorosse. Sarà lei ad aiutarci a scoprire di più sul “nuovo” Breganze che tra poco più di 10 giorni scenderà in campo per la prima partita ufficiale dell'annata 2017/2018.
Dopo una settimana di attività si cominciano ad avere le prime indicazioni, com'è la nuova squadra?
C'è il blocco vecchio, che da 2-3 anni si allena con lo stesso allenatore, che è solido. Conosciamo il mister, sappiamo che gioco vuole e lo possiamo aiutare ad integrare meglio le nuove. Anche se poi Gigi non impone il suo gioco ma, in relazione alle giocatrici che ha, cerca di tirare fuori tutte le caratteristiche migliori. Quindi secondo me siamo un “minestrone” fatto di gente vecchia che sa cosa vuole l'allenatore, l'esperienza di ragazze nuove arrivate quest'anno ma che giocano ad alti livelli da tanto e la fantasia, la pazzia e l'estro delle giovani. Il pentolone con tutti questi ingredienti...ora passa a Gigi.
Lo scorso anno il Breganze si è consacrato tra le prime otto d'Italia, credi ci siano le premesse per ripetersi?
Secondo me sì, anche se sarà sempre più difficile. Sicuramente è più facile essere stata la “novità”, nessuno lo scorso anno si aspettava così tanto dal Breganze, mentre ripetersi e confermarsi a quei livelli non è semplice. Ora le avversarie chi temono. Dipende tanto da noi: non pensiamo pensare che sia scontato. Certo, magari qualche errore, come in Coppa, ci ha insegnato come affrontare determinate situazioni, ma dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare dopo per ripeterci.
Tanti volti nuovi e qualche partenza importante, la squadra a tuo parere si è rinforzata?
Credo che la società abbia cercato in qualche modo di sostituire chi è andato con giocatrici più o meno dello stesso valore. Molto facilmente si gira una pagina: il passato è passato, Tardelli e Nona hanno fatto le loro scelte, per il resto non ci piangiamo di certo addosso. Andiamo avanti per la nostra strada.
Sabato avete affrontato la prima partita stagionale, contro la Noalese (8-2 il finale a favore del Breganze) quali sono state le indicazioni positive secondo te?
Il secondo tempo: la prima frazione è stata di rodaggio. Per noi era la primissima partita in cui tanti elementi nuovi sono scesi in campo insieme. Siamo state un po' un diesel. È stato soprattutto costruttivo: già dall'allenamento successivo il mister ha lavorato sugli errori.
Dove dovete migliorare?
Dalla metà campo in giù, il reparto difensivo. Che poi è da lì che si inizia ad improntare l'attacco.
Il 17 settembre vi attende il primo impegno ufficiale, si inizia subito forte con lo spareggio di Supercoppa contro il Montesilvano: come la affronterete?
Secondo me dobbiamo avere la sfrontatezza di un ragazzo giovane che affronta una cosa inaspettata, ma che dà tanta emozione. E forse con un pizzico di esperienza in più nelle partite secche: è un bagaglio che ci portiamo dalla partecipazione alla Coppa dello scorso anno.
Quest'anno sarà un campionato davvero tosto: le tue 3 favorite chi sono?
Beh, Pescara innanzitutto: ha tante stelle all'interno dello stesso spogliatoio. Devono essere brave a brillare sempre senza oscurarsi l'una con l'altra. Secondo me questo potrebbe essere il loro difetto, volendolo trovare. Poi l'Olimpus e il Montesilvano, per la storia che ha.
Per conoscere meglio le tue compagne, alcune domande secche per te. Chi è:
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la più forte nel dribbling? Troiano
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la più “cattiva” in campo? La Laurenti (ride), anche se potrei dirti me stessa
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la più carismatica? Pinto Dias
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la più timida? Forse “Bu” (Pereira), anche se è una “bronsa coerta”
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la più “casinista”? Secondo me la Politi
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la più simpatica? Io
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la più forte in difesa? Direi la coppia Fincato – Bianca Castagnaro
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la più veloce? Quest'anno mi sa che è la Capalbo.