Sono passati tre giorni dalla sconfitta incassata dal Futsal Breganze nello spareggio che è valso al Montesilvano la finale di Supercoppa Italiana che si giocherà il prossimo 30 settembre. A commentare la partita di Pesaro è Jessica Troiano, neo acquisto biancorosso, ma che lo scorso militava proprio tra le file del Montesilvano.

 

Jessica, raccontaci...com'è andata dal tuo punto di vista la partita di domenica?

Secondo me abbiamo pagato un po' di inesperienza: sopra 2-0 non siamo riuscite a girar palla e mantenere il vantaggio acquisito. Esperienza che speriamo di acquisire con il tempo. Ho visto però una squadra che può crescere e migliorare molto. Probabilmente in tre settimane era difficile vedersela con una squadra che comunque ha già dei meccanismi rodati, una formazione già assemblata.

Per te era una partita in qualche modo speciale: dall'altra parte c'erano la tua ex squadra e le tue ex compagne. Come l'hai vissuta?

Con il Montesilvano ci siamo lasciati in buonissimi rapporti, a fine partita ho avuto il piacere anche di parlare con Francesca Salvatore, mia ex allenatrice. Chiaro, è stato strano, parecchio, giocare contro una squadra con cui ho giocato per quattro anni: ovviamente, per correttezza, non ho esultato in nessuno dei due gol nostri perché il Montesilvano è una squadra che mi ha dato tanto. Sento quasi quotidianamente quasi tutte le ragazze, per cui sono contenta che in finale ci siano andate loro e ora spero, onestamente, che possano alzare loro la Supercoppa. Io farò il tifo per loro.

Per il Breganze invece è il momento di voltar pagina. Domenica, anche se voi riposerete, inizia il campionato: cosa ne dici di questa nuova formula a girone unico?

Io sinceramente sono contenta: lo vedo come una cosa costruttiva per cercare anche di ampliare il movimento. Era ora, trovavo ridicola la soluzione dei gironi Gold e Silver. Non nascondo però che anche io sono un po' titubante perché sono un sacco di partite e difficili. Ma ce la giochiamo.

Quale credi possa essere il ruolo del Breganze in questo Campionato?
Credo che intanto noi dobbiamo pensare a scendere in campo ogni domenica per portare a casa più punti possibili. Che per me ogni partita sono tre. Il Breganze deve lavorare per questo obiettivo, i tre punti, in base alla squadra che ci troveremo davanti. Credo che dobbiamo allenarci e sudare tanto, ma devo anche degli ampi margini di miglioramento e di unione.

Cos'hai trovato a Breganze?

Qui a Breganze ci sono delle belle persone e questo credo sia la base per qualsiasi gruppo sportivo che vuole raggiungere degli obiettivi. È una società seria, sono molto fiduciosa, possiamo senz'altro lavorare bene. Io spero di poter portare qui la mia esperienza e quello che mi hanno insegnato a Montesilvano con la consapevolezza che anche io devo crescere. Spero di riuscire a trasmettere quei valori e quella maturità che può servire in una Serie A a girone unico. Poi dobbiamo mettercela tutta, perché sarà impegnativo, come lo sarà per tutte.

Tu sei una vicentina DOC: cosa vuol dire poter tornare dalle tue parti, vicina alle persone a te più care, per competere ai massimi livelli?

Non è stata una scelta facile, comunque sia quattro anni fuori, in una società con cui ho vinto praticamente tutto, tranne la Coppa Italia, di primissimo livello, non sono acqua. Sono venuta qua a posta: per tornare a casa e cercare di aiutare il futsal veneto a migliorare e crescere. Spero di poter dare una mano al Breganze, con il tempo, a diventare una società importante del movimento.

Anche a te chiediamo il pronostico per la stagione: chi sono le tue tre favorite?

Mi auguro con tutto il cuore il Montesilvano, che se la dovrà vedere con un ottimo Olimpus e un'ottima Ternana.