Sono tanti i volti nuovi in casa Breganze quest'anno. Uno di questi è Luigia "Gigia" Capalbo. 34 anni, di Corigliano Calabro, Gigia si racconta ai suoi nuovi tifosi vicentini e analizza la prima giornata di campionato andata in scena la scorsa domenica all'inizio della sua nuova avventura targata Futsal Breganze.
Raccontaci un pò di te...come nasce la tua passione per questo sport?
A tredici anni ho iniziato a giocare a calcio a 11 con la squadra della mia parrocchia. Lì è iniziata la mia carriera nel calcio a 11: ho giocato in diverse categorie, dalla serie C alla A, e ho partecipato anche a dei raduni della Nazionale e vinto più di un Campionato. Insomma, mi sono tolta delle belle soddisfazioni.
Poi, però, hai deciso di "cambiare". Quando ti sei avvicinata al calcio a 5?
Ad un certo punto ho capito che avevo bisogno di nuovi stimoli e di provare emozioni diverse dal calcio a 11 e quindi sei anni fa ho iniziato a giocare a calcio a 5 con la Giordan, una squadra di Cosenza. Da lì in poi è stato un crescere nel corso degli anni: ho giocato due anni allo Sporting Locri, con cui ho partecipato sia alle Final Eight di Coppa Italia che ai play off Scudetto. Poi ho giocato alla Salinis e con il Woman Napoli.
Ora sei arrivata qui, come mai hai scelto Breganze?
Avevo bisogno di riscattarmi un pochino, di rimettermi in gioco e ho scelto Breganze. Ma non solo: avevo voglio di un'esperienza "lontana", al Nord, volevo spostarmi e vedere la differenza. Anche se poi è nato il girone unico quindi alla fine mi sembra che sia quasi un destino. Dovevo venire qui. Breganze per me è un punto di partenza: credo fortemente che qui riesco ad esprimere quella che è la mia forza e mi sento di poter dare molto a questa squadra.
Hai parlato del nuovo format della Serie A, che ne pensi di questo girone unico?
Sinceramente penso che il calcio a 5 stia crescendo di anno in anno. E questo è un bene da un lato, perché aumenta l'importanza di questa disciplina, dall'altra parte, a livello economico, può fare questo campionato solo chi se lo può permettere davvero: le trasferte sono lunghissime, quindi ci vuole una base solida sia economicamente che per quanto riguarda l'organizzazione societaria. Penso sia una cosa bellissima che si sia formato finalmente questo girone unico: aiuterà il movimento a crescere e darà modo anche a molte atlete di togliersi delle belle soddisfazioni. Spero che duri negli anni e che non sia un esperimento.
Nella prima giornata non ci sono state grande sorprese, te lo aspettavi?
Forse questo primo turno era un pò scontato, ma le grandi squadre hanno tutte dato subito un segnale forte, di voler stare già dalla prima giornata in alto in classifica. La Ternana che ha perso, in effetti, è stata un pò una "sorpresa", se vogliamo dire così: nell'ultimo periodo hanno avuto dei problemi che hanno spiazzato un pò tutti, ma credo sia una squadra da tener d'occhio, si rialzerà molto presto. Per il resto le big sono lì e iniziano a dettare i loro tempi.
Quale pensi possa essere il ruolo del Breganze in questa stagione?
Intanto devo dire che sono felice di farne parte: ho trovato una società molto solida e una seconda casa, venendo da 1200 km di distanza non è semplice, ma mi fanno sentire a casa, mi trovo molto bene e sono contenta della scelta che ho fatto e la rifarei ad occhi chiusi. A livello calcistico credo che sia difficile riconfermarsi per l'ottimo campionato che loro hanno fatto lo scorso anno, ma credo allo stesso tempo che se si vuole tutto sia possibile. Logicamente c'è da lavorare, bisogna trovare l'assetto giusto e un equilibrio di squadra con così tante ragazze nuove, ma secondo me si è già creato un bellissimo gruppo per poter dire la nostra. Per me il Breganze può stare tra le "big".
Domenica avreste dovuto giocare con l'Olimpus, ma la partita è stata rinviata a causa dell'impegno in Supercoppa delle romane. L'esordio sarà quindi il 7 ottobre a Sarcedo contro la Lazio. Cosa ti aspetti?
La cosa positiva credo sia quella di iniziare in casa: è il mio primo anno a Breganze, ma da quello che ho sentito c'è parecchio pubblico, quindi penso che il pubblico a volte sia quell'uomo in più di cui la squadra ha bisogno. Affronteremo la Lazio nel miglior modo possibile e logicamente l'obiettivo è portare a casa i nostri primi tre punti.
Anche per te: quali sono le tre favorite alla vittoria finale?
Non è semplice, ma vedo il Pescara, l'Olimpus e...la terza...penso il Montesilvano in quanto è un gruppo che lavora da molti anni insieme e molte volte questo fa la differenza. Dico queste tre, ma spererei che ci fosse anche il Breganze.