Siamo giunti all'ultimo atto di questo 2017 per il Futsal Breganze: domani, sabato 23 dicembre, alle 15 al Palasport Sant'Elia di Pentone (CZ) le nostre ragazze affronteranno lo Sporting Lokrians. Una partita importante per le biancorosse che vengono da due sconfitte consecutive e vogliono chiudere l'anno con il sorriso: mettere in saccoccia i tre punti in palio domani vorrebbe dire sorpassare le calabresi e poter tornare a puntare alla zona blu. A raccontarci la vigilia di questa delicata gara è Rossana Rovito, calabrese DOC che prima di passare al Breganze nel corso dell'estate ha vestito per tre anni la maglia del Locri.
Rossana, come vi presentate alla partita con lo Sporting Lokrians?
Questa settimana ci siamo allenate abbastanza bene, la squadra in questo momento è in forma. Arriviamo dalla partita contro il Pescara in cui abbiamo creato tanto, ma allo stesso tempo abbiamo subito e commesso alcuni errori. Poi, bisogna dirlo, abbiamo avuto anche una buona dose di sfortuna.
Come vivi tu da calabrese ed ex Locri la gara di domani?
Per me personalmente sarà diversa dalle altre: è sempre la mia ex squadra e la sentirò particolarmente. Ho chiesto alle mie compagne di uscire da lì con una vittoria, però siamo consapevoli che sarà una partita difficile. Sicuramente a noi non mancheranno la voglia e la determinazione di fare bene per chiudere l'anno in maniera positiva. Veniamo da due sconfitte, ma stiamo lavorando e il gruppo è in crescita. Abbiamo dimostrato che il Breganze tra le grandi ci può stare, anche se in questo momento la classifica dice altro.
Tu che le conosci bene, chi sono le giocatrici più pericolose del Lokrians?
Con cinque di loro ho giocato per cinque anni: è una squadra forte e tenace, che non molla e ha grinta da vendere. A livello di gioco quest'anno stanno cambiando molto, ma le due che temo di più sono Roberta Giuliano e Federica Marino, perché all'interno di quella rosa fanno la differenza.
Lo Sporting Lokrians sta vivendo una situazione difficile anche fuori dal campo: il presidente Zadotti ha parlato anche di un possibile ritiro della squadra. Cosa ne pensi?
Non è la prima volta: due anni fa c'è stato lo spiacevole episodio con la 'ndrangheta. Quest'anno invece è diverso, l'ho vissuta da esterna, ma ho sentito quello che stanno vivendo le ragazze: mi dispiace per la squadra, ma soprattutto per la mia regione. Da calabrese sentire queste notizie fa male, anche perché il palazzetto in cui loro giocavano aveva il sapore di casa mia. Mi auguro che il presidente del Lokrians ci possa ripensare: lui dice sempre che i è rotto le scatole, e non ha tutti i torti. È una squadra che ogni anno in questo periodo non ha mai pace, purtroppo in Calabria i problemi nelle amministrazioni comunali sono all'ordine del giorno.
Tornando al calcio giocato, ti piace questo campionato a girone unico?
Sì, mi piace: hai modo di confrontarti con tutte le realtà del territorio nazionale. Allo stesso tempo c'è da dire che venendo al Nord dal Sud ho notato molte differenze anche a livello organizzativo. Questo è un campionato difficile in cui perdi tre punti e sei messo male, in più credo che il girone unico richieda anche una buona base economica, altrimenti ti trovi ad affrontare delle difficoltà ogni domenica. È un format che ci sta e mi auguro che in Italia questo sport possa crescere nei prossimi anni: questo deve essere un punto di partenza.
Domanda di rito: dove vedi questo Breganze a fine campionato?
Visto il lavoro che si sta facendo, la crescita di quest'ultimo periodo e la squadra che abbiamo, spero vivamente che si possa arrivare ai play off scudetto e poi andare il più in là possibile. Tra le grandi, mi ripeto, io credo che ci possiamo stare anche se la classifica al momento dice tutt'altro.
Quali sono le tue tre favorite alla vittoria?
Oltre a Pescara e Olimpus, che ormai sono scontate, dico Ternana e Montesilvano. Dovendone scegliere una, credo Ternana.