Dopo Ana Soldevilla Delgado arriva a Breganze Lucy Campanile. Nata a Serrano, in Puglia, il 7 maggio 1985, la nuova giocatrice biancorossa ricopre il ruolo di centrale difensivo e vanta un prezioso bagaglio di esperienza nel futsal italiano. Dalle serie regionali fino ai massimi livelli, dove è approdata con la maglia del Napoli nel 2011, per poi passare al Martina, all’ITA Salandra (per 3 anni) e nel 2015 a Fasano, squadra in cui ha giocato nelle ultime tre stagioni. Una gran lavoratrice anche fuori dal campo: “Faccio la receptionist da 13 anni in un hotel di Otranto, per questo raggiungerò la squadra solo a settembre”. Diamo un grandissimo benvenuto a Lucy e conosciamola meglio!
Lucy, ben arrivata in famiglia. Ci racconti da dove vieni e come è nata la tua passione per il calcio a 5?
Vengo da Serrano, un paesino di 1000 abitanti vicino Otranto, nel Salento. Ho iniziato a giocare a calcio a 5 all’età di 13 anni, quindi esattamente 20 anni fa. Credo che la passione me l’abbia inculcata mio padre, grande appassionato di calcio e mio primo tifoso assieme a tutta la mia famiglia. Senza il loro sostegno e appoggio non avrei mai potuto intraprendere questa strada. Ripida e piena di pregiudizio, ma straordinaria da percorrere per chi vive così intensamente una passione. Mi ritengo fortunata per questo.
20 anni di futsal sono davvero tanti. Che esperienze hai avuto fino ad ora?
Come detto prima ho iniziato a giocare nel ’98 nei campionati regionali. Ho dedicato la mia carriera tutta al calcio a 5, esclusi gli anni dal 2007 al 2009 in cui ho praticato calcio a 11 nella VIS Francavilla (serie A2). I primi anni li ho passati in squadre vicino casa, poi ho avuto la fortuna e l’onore di vincere una Supercoppa nel 2011 a Napoli, in un ambiente che mi ha insegnato tantissimo sia in campo che fuori grazie al mister e a compagne preparatissimi. Ho partecipato a 5 Final Eight, 2 delle quali con l’ITA Salandra, la squadra e il paese che più ha conquistato il mio cuore. Anche a tutti loro devo tanto della mia carriera. A Fasano, invece, lascio grandi amiche che continuo comunque a sentire spessissimo e che mi hanno supportato in questo percorso a tratti difficile.
Dopo 3 anni a Fasano, hai deciso di cambiare. Perché hai scelto Breganze?
La proposta del Breganze mi ha affascinata sin dal primo contatto con Stefano. È stato una persona disponibilissima ad ascoltarmi e che, senza che io chiedessi nulla, ha soddisfatto tutto ciò che potessi cercare in una realtà a questo punto della mia carriera. La scelta è stata poi un passo di coraggio, che la società, la mia famiglia e i miei amici mi hanno aiutato a compiere. Mi hanno semplicemente convinta che una proposta così me la meritavo per i tanti sacrifici fatti in questi anni, e che Breganze era la società giusta al momento giusto.
Che stagione ti aspetti con la maglia biancorossa?
So che la società si sta muovendo benissimo sul mercato, certamente io darò il massimo per questa maglia mettendo a disposizione di tutti la mia esperienza. Sono certa di ripagare la fiducia di tutti, mi piace comportarmi da professionista dentro e fuori dal campo, è soprattutto da questi aspetti che credo che l’intero movimento possa crescere. Comportarsi da professionisti per poi puntare ad esserlo sul serio in futuro. Mi aspetto una stagione positiva, perché è questo che mi è stato trasmesso da tutte le persone che ho potuto ascoltare in questi giorni.
Cosa ne pensi della scorsa stagione del Breganze, tu che l’hai affrontato da avversaria?
Il Breganze è una società che ho sempre stimato e di cui ho sentito spesso parlar bene. Probabilmente l’anno scorso con un piccolo sforzo in più avrebbero meritato l’accesso in Final Eight e nei playoff. Hanno un gioco fluido e studiano le partite al meglio, credo che l’organizzazione totale di ogni aspetto sia il 60/70% della forza di una squadra. E qui questo non manca; quando tutti sanno quello che devono fare è già un grandissimo inizio.
Hai visto il campionato italiano cambiare e crescere. Che Serie A ti aspetti nel 2018/2019?
Beh sicuramente sono cambiati tanti scenari, tante società stanno variando gli organici e le rose, ma stiamo comunque parlando della serie A. Qui in Italia militano giocatrici stratosferiche, tra le migliori al mondo. Bisogna tenere alta la concentrazione perché sappiamo bene quanto nessuna partita sia scontata o facile. Bisogna allenarsi bene dal piano fisico, tattico e mentale ed entrare in campo con la giusta testa. Se si lotta con umiltà e unione sono certa che uscirà fuori un grande campionato, con queste basi difficilmente si può uscire scontenti dal campo, aldilà dei 3 punti.
Cosa vuoi dire ai tifosi del Breganze?
Ai miei tifosi garantisco la mia massima disponibilità a dare tutta me stessa per questa maglia. Credo che sia il minimo per ripagare la fiducia della società. Lotteremo insieme per portare a casa un grande campionato, ne sono certa.