Mancano meno di 24 ore all'ora X. Domani alle 10 lo Zanellato Breganze scenderà in campo per i quarti di finale di Coppa Italia a Cavezzo (MO). Per tutti i tifosi che non potranno essere presenti si potrà tifare da casa guardando la partita sulla pagina PMG Sport Futsal. A dare la carica alle nostre ragazze, che di fronte si troveranno un coriaceo Salinis, non poteva che essere lei, il capitano Chiara Cerato!
Chiara, è arrivato il vostro grande momento. Quali sensazioni/emozioni passano per la testa di una giocatrice quando si prepara una partita del genere?
Già...inalmente è arrivato il nostro momento, quello che ci siamo sudate da quando ad agosto abbiamo iniziato a fare allenamento e a conoscerci l'una con l'altra. Personalmente iniziano 24/48 ore prima della partita e poi aumentano sempre più mentre ci si avvicina al momento X sono sensazioni di agitazione misto ad ansia e una lieve paura nel sbagliare. Ma soprattutto sono emozioni e ora più che mai le emozioni che ci siamo guadagnate devono essere vissute al 100% perché sono uniche e non so se potranno essere ripetute.
Cosa significa viverle da capitano?
Quella è l'agitazione che vivi di nascosto, per non trasmetterla alle tue compagne. Pensi che devi trasmettere la tua grinta e la volontà nel credere nei propri mezzi. Tutto il resto, quell'ansia di cui parlavo prima e quei brividi da affrontare...ecco, quelli li gestisco da sola. Anzi. trasformo tutto in grinta da trasmettere. Questo penso sia quello che deve fare un capitano che crede nella propria squadra.
Al PalaSarcedo venerdì scorso è finita 0-2 con il Salinis. Sei soddisfatta? Cosa si poteva fare meglio?
Far almeno un gol -ride-. A parte questo sono molto soddisfatta per il carattere che ho visto in campo dalla prima all'ultima giocatrice e quello che abbiamo dimostrato. Di certo loro non si aspettavano un Breganze così capace di mettere in difficoltà uno squadrone di quel genere e ciò mi rende orgogliosa della mia squadra.
A cavezzo le condizioni saranno diverse: si gioca in un campo grande, alle 10 di mattina. Che partita ti aspetti?
Sarà una partita totalmente diversa. Non per l'orario, nè per le dimensioni del campo, queste cose dobbiamo dimenticarcele, altrimenti partiamo bloccate di testa e di possibilità ne abbiamo solo una. Mi aspetto una partita dove entrambe le squadre non si risparmieranno ed entreranno in campo con il cosiddetto coltello fra i denti. Ed è così che deve essere in queste partite secche e in questa grande competizione.
Qual è l'asso nella manica del Breganze che deve giocare per provare a stravolgere i pronostici contro la corazzata Salinis?
A parte quello che dobbiamo fare in campo, sotto le ottime direttive del nostro allenatore, l'abbiamo proprio appena detto: dobbiamo entrare per cambiare i pronostici, senza pressioni, giocando una partita a viso aperto, sapendo che questa è la nostra unica possibilità. Sarà l'intelligenza di ogni giocatrice la nostra arma vincente.
Cosa hai detto alle tue compagne in vista di questa partita?
È ancora presto per parlare. Generalmente sono l'ultima a farlo, magari qualche minuto prima di entrare in campo perché rimangano impresse determinate frasi. Ma dato che ci siamo: "non entriamo in campo sconfitte bensì entriamo in campo come guerriere, dimentichiamoci dei pronostici e lottiamo fino alla fine".
Il tuo pronostico?
Credo che il tabellone B preveda delle vere e proprie finali. Potrei dirti tutte, tranne il Salinis. Ma nel frattempo auguro a tutte le mie compagne di vivere questa esperienza al massimo dell'entusiasmo. Le esperienze vanno vissute al massimo perché non sai mai se potranno essere ripetute, dobbiamo renderle uniche e nostre. Abbiamo solo da guadagnarci.